Dario Fo, Franca Rame - Morte accidentale di un anarchico (2023) (mp3 - 128 kbps) | 124,9 MbMirrors: EasyBytez & KatFile
Opera dedicata alla "morte accidentale" dell'anarchico Giuseppe Pinelli, avvenuta al commissariato di Polizia di Milano in circostanze inizialmente non chiare, poi archiviate da un'indagine della magistratura come un caso di malore attivo, il 15 dicembre 1969, cadendo dalla finestra del quarto piano durante il suo interrogatorio.
Va in scena per la prima volta nel 1970. Morte accidentale di un anarchico è stata rappresentata per la prima volta il 5 dicembre 1970 a Varese dal gruppo teatrale di Dario Fo e Franca Rame "La Comune". E' dedicata alla "morte accidentale", come ironicamente ricorda il titolo stesso, dell'anarchico Giuseppe Pinelli, avvenuta al commissariato di Polizia di Milano in circostanze inizialmente non chiare, poi archiviate da un'indagine della magistratura come un caso di malore attivo, il 15 dicembre 1969, cadendo dalla finestra del quarto piano durante il suo interrogatorio. A seguito della violenta campagna politica che ne seguì fu ucciso il commissario di polizia Luigi Calabresi.
L'opera si sviluppò grazie ai materiali che gli stessi Dario Fo e Franca Rame riuscivano a reperire (verbali dei processi, articoli di stampa, interviste) cambiando forma man mano che nuove notizie contribuivano all'approfondimento sul caso Pinelli: fu così che dal 1970 al 1973 si ebbero tre stesure del lavoro.
L'allestimento dello spettacolo costò a Fo più di quaranta processi in varie parti d'Italia: per evitare problemi di tal genere Fo spostò l'azione della commedia dall'Italia agli Stati Uniti d'America, dove negli anni venti, nella città di New York, era accaduto un fatto di cronaca simile agli avvenimenti accaduti intorno alla morte di Pinelli che aveva come protagonista Andrea Salsedo, amico di Bartolomeo Vanzetti. "Come ci è venuto in mente di allestire uno spettacolo legato alle stragi di Stato? Anche in questo caso siamo stati spinti da una situazione di necessità. Durante la primavera del '70 gran parte del pubblico che assisteva ai nostri spettacoli ci sollecitava a scrivere un testo sulla strage di Piazza Fontana e sull'assassinio di Pinelli.
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