
Andrea Cotti - Febbre alta (2025)
Santino Fiore ha quasi sessant'anni, un cuore che fa le bizze e una moglie che non sa del suo vero lavoro. Ha finto per una vita d'essere un impiegato, ma la realtà è molto più sanguinosa di così. Ha quattro giorni per chiudere la carriera con un'ultima missione.
Poi, forse, potrà riposare in pace.
Vittoria Melis ha trentuno anni e trentotto di febbre, invece. È una poliziotta testarda e volitiva, intelligente. Ha appena ricevuto un'importante promozione e ha deciso di recarsi in Commissariato anche se è malata.
La febbre si alza.
S'incontrano così, Santino e Vittoria, tra Bologna e un paesone della Bassa Emiliana, San Giovanni in Persiceto, che nasconde molto più di quanto mostra. Dietro le facciate gialle e solari delle case si muove il cuore oscuro del potere criminale di provincia. Droga, mafia, vecchi conti da regolare.
Nel mezzo, una rete sottile di destini incrociati, il tempo che stringe, e un filo che unisce due anime agli antipodi: Santino è disilluso e silenzioso, Vittoria è rabbiosa e piena di ideali. Ma entrambi sono soli. E, in fondo, molto più simili di quanto immaginano.
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