Torino, una domenica di novembre nella settimana delle AtpFinals del tennis. La nebbia avvolge la città e il destino si manifesta con la brutalità del caso: una guardia giurata mentre fa jogging scopre due scheletri — uno adulto, uno di un bambino — e due mani mozzate che reggono dei fiori. Tra i resti, un biglietto: "Se l’anima avesse un suono non...". Il commissario Andrea Lagrange, appena trasferitosi da Parma, riceve la chiamata che cambierà il suo primo giorno di lavoro e la sua vita. Non è un investigatore come gli altri: è un esteta, amante dell’arte e del tennis, ossessionato dai dettagli e con un passato che lo ha portato a rinascere come uomo dopo una lunga transizione di genere. La sua mente brillante e il suo intuito lo guideranno in un’indagine che mescola arte, fede, vendetta e memoria. Mentre la sua nuova squadra si confronta con una scena del crimine che sembra un’installazione simbolica, Andrea deve decifrare un messaggio che va oltre la logica, oltre il tempo e dentro l’anima. Ma cosa accade quando la ricerca della verità si intreccia con la propria identità?