
Formato: EPUB
Sul finire degli anni Cinquanta, nel corso di una dimostrazione di protezione antiaerea, il colonnello Jean-Louis Jeanmaire dell’esercito svizzero incontra l’attaché militare Vassilij Denissenko. Non sa di avere di fronte un alto esponente del Gru, lo spionaggio militare sovietico. Gli sembra anzi di aver finalmente conosciuto un “ufficiale zarista”, un “uomo d’onore” con il quale instaurare un rapporto di particolare stima e amicizia. Un patriota come lui, un nemico della mediocrità. Nel corso di qualche anno, a quel russo dai modi raffinati Jeanmaire concederà la moglie e consegnerà documenti riservati sul sistema di difesa elvetico. Ma senza mai pensare di essere né tradito né traditore. Quella che le Carré ci racconta in questo libro è la vicenda di un personaggio reale che sembra uscito da uno dei suoi romanzi. «Jean-Louis Jeanmaire suscita in me emozioni profonde, mi diverte e mi spaventa» scrive, chiedendosi cosa sia stato realmente questo militarista convinto in una nazione “condannata alla pace”: il traditore del secolo che la ragion di stato vuole far credere? Un uomo mosso da grandi visioni in un paese troppo piccolo per contenerle? Una vittima di se stesso? Ancora una volta, le Carré si addentra in una storia esemplare che vede protagonista il fattore umano. Certo, il colonnello Jeanmaire ha agito da spia. Ma con uno scarto da grande romanziere, per spiegarcene i motivi le Carré non esita a partire dal fondo, attratto da quei «quindici anni di successive giustificazioni e ricostruzioni del proprio operato, dodici dei quali trascorsi in carcere, dove a un uomo non resta che rivivere, e talvolta riscrivere, la propria storia».
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