"Traccia termica! Cecchino sul tetto! Lato Nord!" sussurra l'auricolare piantato nell'orecchio di Gil Shannon. Lo sniper, perfettamente immobile da ore e in attesa del suo target, non ci può credere. Un altro tiratore! Muovendo lentamente di 10 gradi il suo mirino, inquadra nel campo visivo la silhouette del cecchino nemico. Il rivale, perfettamente mimetizzato, lo punta a sua volta, spostando la canna del fucile. Il sangue gli si gela. Con un istinto che quasi non sapeva di possedere, Gil Shannon si scosta, un secondo prima che l'ottica del suo Remington, attraversata da un colpo perfetto, vada in mille pezzi. Schegge di vetro gli si conficcano nel collo. Il suo fucile vola impazzito e del sangue gli si appiccica addosso. Chi è il tiratore sconosciuto? Come ha fatto ad accorgersi di lui in una sola frazione di secondo, senza l'aiuto della sorveglianza satellitare, e piazzare quel colpo sovrumano? Con il petto stretto da un'ansia mai provata, Gil Shannon inizia così, su un tetto di Parigi, una lotta spasmodica con un professionista della morte, una triste e micidiale leggenda.
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