Non è certo colpa sua se Debora Camilli, in arte Siena 23, tassista per necessità e detective per vocazione, continua a imbattersi in morti ammazzati. E cosa mai potrebbe fare, l'intraprendente e irrequieta tassinara romana, di fronte a un caso di omicidio? Fare retromarcia e scarrozzare il prossimo cliente dall'altra parte della città oppure ficcarci il naso e non darsi per vinta finché non viene a capo del mistero? È una sera di novembre e Debora si trova in attesa di clienti davanti alla stazione Termini quando le giunge voce che a pochi metri da lì, di fronte all'ostello della Caritas, è appena stato ritrovato un cadavere. Il suo taxi e l'auto della polizia arrivano sul luogo del delitto nello stesso istante. Il corpo accoltellato è quello di un giovane eritreo che frequentava la mensa della Caritas; mentre dalla volante scende, come per uno scherzo del destino, il commissario Edoardo Raggio, con cui Debora ha già collaborato e per cui nutre un debole, nemmeno troppo celato. Nonostante le resistenze del commissario, la tassista - tra una corsa e l'altra e barcamenandosi tra i battibecchi con la madre e il fratello e le crisi sentimentali dell'amica Jessica - comincia la sua indagine parallela.
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