Nella foto satellitare che Jenna Williams mostra agli studenti dell'università di Georgetown, la Corea del Sud è un reticolo scintillante di città e villaggi. Ma sopra Seoul, oltre il 38° parallelo, le luci cedono il posto a una terra d'ombra in cui solo la capitale, Pyongyang, emette una cupa incandescenza. Tutti conoscono il prestigioso curriculum di Jenna, all'anagrafe Jee-min, una delle massime esperte mondiali della Corea del Nord; ciò di cui nessuno è al corrente è il dramma che l'ha irreparabilmente segnata: la scomparsa, dodici anni prima, della sorella gemella Soo-min, rapita sulla spiaggia di Baengnyeong da un sottomarino del regime. Nella piazza antistante la Grande Casa del Popolo, il tenente colonnello Cho contempla i cinquantamila cittadini che attendono in trepidante silenzio l'apparizione di Kim Jong-il. Ma una scoperta sconcertante sta per abbattersi sulla sua carriera e sul suo futuro, e presto Cho si troverà ad affrontare la più inconcepibile delle scelte: tradire tutto ciò in cui ha sempre creduto o perdere ogni cosa.
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