
Robert W. Chambers - Il re in giallo (2025)
Il re in Giallo non è solo un libro. È una crepa nella mente. Un contagio silenzioso. In una New York sospesa tra il presente e qualcosa che ancora non esiste, un dramma proibito comincia a circolare. Chi lo legge sente voci, cade in una vertigine che ha la forma della normalità, deforma le stanze, frantuma l'identità. Tutto inizia in un momento preciso: l'apertura del libro. Da lì nulla si ricompone. All'inizio è una presenza invisibile: un testo maledetto, un'opera dentro l'opera, che non può essere letta senza conseguenze. È la scrittura che devasta chi tenta di penetrarla. Un dio? Un'ombra? Nessuno sa cosa sia il re, ma la sua assenza prende forma. Nei racconti della seconda parte, tutto si sposta su un'altra frequenza: restano visioni, ricordi, crepe nella memoria. La logica cede, la realtà si piega.