
Lei ha bisogno di me… perché ha bisogno di soldi. Io non ho bisogno di lei. Solo della sua completa sottomissione. Maybell Jacobs è un piccolo fiore innocente: silenziosa, timida, socialmente impacciata, determinata a nascondersi anche da se stessa. Almeno finché non ci scontriamo per caso. Da subito mi odia. E ha tutte le ragioni per farlo. Sono un campanello d’allarme che cammina: atleta ricco da far schifo, impulsivo, violento. Potrei avere chiunque. E qualsiasi cosa. Tranne lei. Ma quello che Maybell non sa è che il suo disgusto, la sua rabbia e il suo odio alimentano la mia ossessione: voglio possederla. In tutto e per tutto. Lei resiste, ovviamente… ma più lotta, più la desidero. E ho dei piani ben precisi per portarla dritta tra le mie braccia. Quando decide di partecipare alla Caccia – una peccaminosa tradizione dell’élite cittadina – resto scioccato. La dolce creaturina non ha del rischio che corre scegliendo di diventare la mia preda. Dolce, innocente, fragile come un fiore. Dovrò stare attento a non spezzarla. Perché io sono il predatore perfetto. E quando gioco, non ci sono regole. Io non inseguo. Io catturo. E mi piace tenere le mie prede tutte per me.
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