
Terri Anne Browning - Rockers’ Legacy Serie Vol. 3. Amando Violet (2025)
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«Prima ancora che tu nascessi, appartenevamo l’uno all’altra, Vi.,» le ricordai, cercando di lottare contro la disperazione di aggrapparmi a lei e di stringerla, perché sentivo che stava scivolando via sempre di più a ogni battito del mio cuore. «Tu eri nella pancia di tua madre, ma io ti sentivo comunque nel mio cuore. Era come se ci fosse un cordone invisibile che collegava il tuo cuore al mio. Non riesco a vederlo, ma lo sento. Ogni dannato giorno. Tu sei mia.» «Hai ragione. L’ho sempre sentito anch’io. Sono tua. E tu avresti dovuto essere mio. Dovevamo essere l’uno la prima volta dell’altra, Luca. Il primo bacio. Il primo tocco. Il primo tutto. Ci siamo promessi che saremmo stati le prime volte dell’altro, Luca. “I primi e gli ultimi” questo mi hai detto. Lo ricordo chiaramente come se fosse ieri. Mi hai giurato che avresti aspettato. Che io ne valevo la pena. Ma non hai aspettato, non è vero, Luca? Hai dato via tutte le tue prime volte a un’altra.» «Io…» Mi si chiuse la gola, rendendomi impossibile parlare, dirle tutto quello che dovevo per poter sistemare le cose. Sistemare noi e ciò che avevo rotto. «Me lo hai rubato, Luca.» Dai suoi occhi sgorgarono lacrime di rabbia e il mio cuore si frantumò ancora di più. «Hai dato via tutto quello che avrebbe dovuto essere mio. E ti aspetti che a me vada bene così? Ho aspettato tutta la mia vita per darti le mie prime volte, ma tu non ne hai nessuna da dare a me.» «Mi dispiace,» sussurrai, con la voce strozzata dalle emozioni di cui temevo di perdere il controllo. Se avessi liberato le lacrime che mi bruciavano gli occhi, avrei potuto inondare il mondo. «Ti dispiace? Ti dispiace?» La sua risata fu dura e definitiva, facendomi trasalire. «Già. Anche a me.» «Cosa significa?» Sentivo la gola come se avessi ingoiato un vetro rotto e mi stupii di non stare schizzando sangue su di lei ogni volta che espiravo. «Significa che ho chiuso. Hai gettato via le tue prime volte come se non significassero nulla. Quindi le mie non saranno più tue.»