
Rebecca teneva in mano la cornetta del telefono come fosse un oggetto prezioso. A dare valore inestimabile a quel momento, era la voce della bambina che proveniva dall’altra parte della linea telefonica. Negli ultimi tempi le occasioni per parlare con la figlia erano state sempre di meno.
Rebecca era ansiosa di trovare una soluzione a quella situazione estenuante, ma per il momento doveva aspettare e mantenere la lucidità.
“Buon compleanno, mamma!” esclamò Maeve con la sua vocina infantile.
Rebecca Evans trattenne il respiro, e frastornata s’appoggiò alla parete. Avrebbe voluto trascorrere il giorno del suo compleanno insieme alla figlia, e invece doveva accontentarsi di sentirla per telefono.
Strinse con forza la cornetta, cercando di controllare le emozioni. Le veniva da piangere. Avrebbe riavuto sua figlia, avrebbe ripreso Maeve con sé.
Ne era certa.....
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