Giulia del Giudice è una donna determinata, ostinata, idealista e una cardiologa di eccellenza.Vivere ogni giorno un’avventura diversa la porta ad accettare la vincita di un concorso come primario,presso l’ospedale “Villa Celeste” di Palermo. In serbo però, non c’è una carriera facile: difficoltà diintegrazione, pazienti diffidenti, prepotenza e regole alla quale è obbligatorio sottostare. Ma Giulianon si lascia intimorire e la sua fermezza la spinge sempre più oltre fino a scoprire attorno allastruttura, l’esistenza di traffici di stampo mafioso.Una notte è convocata a salvare la vita a don Gaetano Mancuso detto il barone. L’uomo arriva alpronto soccorso in preda ad un infarto e le sue condizioni sono molto gravi. Non c’è tempo, Giuliadeve fare del suo meglio. Il barone è devoto a Cosa nostra, erede del fratello don Mimì morto in unincidente: è il nuovo capo della Cupola; per lui ogni regola esula le abituali, gli sono così assegnate,le cure domiciliari. Giulia è il medico che dovrà seguirlo entrando così in contatto, con la famiglia ela criminalità organizzata.Il nuovo direttore sanitario è un uomo che ostenta con tracotanza la sua prepotenza e Giulia intendescoprire se è implicato con le dimissioni improvvise del suo predecessore e con la famiglia deiMancuso. Non è sola; con lei il collega e amico Cosimo, Angela e il colonnello dei carabinieriCorrado Grieco. Il gioco è pericoloso, la posta è alta, ma la loro unione è pronta a sfidare ogni realtàcompresa quella cruda degli uomini d’onore.Un imprevisto le sconvolge la vita: l’incontro con Antonio Mancuso, figlio del barone.
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