Il contante non è solo uno strumento di pagamento: è un diritto economico, una garanzia democratica, un presidio di proporzionalità fiscale. Questo saggio affronta con taglio multidisciplinare la regolamentazione dell’uso del contante in Italia e in Europa, tra limiti variabili, ambiguità normative e pressioni digitali. Attraverso analisi giuridiche, economiche e culturali, gli autori mettono in discussione la retorica cashless e rivendicano il valore civile della moneta fisica. Con contributi tecnici e riflessioni sistemiche, il volume esplora il contante come strumento di inclusione, resilienza e libertà economica, evidenziando le implicazioni costituzionali di una sua progressiva marginalizzazione. Un invito a ripensare il rapporto tra cittadino e moneta, tra legalità e accesso, tra fiscalità e democrazia.