A cominciare dalle citazioni di apertura, in cui le parole dei nostri governanti sono la testimonianza più amara della deriva della nostra classe dirigente, arrogante e competente solo a fare il proprio spesso illecito interesse. Un presidente del consiglio che invita a tralasciare il merito e a inseguire il clientelismo e l'illegalità, per non parlare di un assenteista come il ministro della pubblica amministrazione capace di accusare e offendere chi lavora davvero. Il libro "Lavoro rubato" vuole essere uno spaccato delle ingiustizie e meschinità del mondo del lavoro, nella parte iniziale viene sottolineato il gap esistente tra il mondo della scuola e quello delle aziende, la disillusione di non poter svolgere il lavoro per cui si è inutilmente studiato.
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