Chi cercasse in queste pagine di un Bakunin giovanissimo il rivoluzionario della maturità rimarrebbe deluso. Nessuno di noi rimane per sempre lo stesso, sarebbe un molotite idiota capace di ripetere sempre la medesima tesi, scelta una volta per tutte.
Bakunin non sta ancora cercando la sua strada, l’ha di già trovata, la sua è una scelta di campo già fatta, ma è una strada ancora da percorrere e un campo ancora da esplorare. Impiegherà tutta la sua vita di lottatore a fare queste due cose, fino in fondo, senza tergiversare e senza mezzi termini.
Il mondo dorato della sua fanciullezza, il servizio nell’esercito dello zar, sono acqua passata, adesso è uno studente di filosofia con idee di sinistra, con una gran voglia di fare e non soltanto di ascoltar maestri – che nella Germania dell’epoca si sprecavano davvero.