Nel gennaio del 1978 Ambrogio Fogar e l’amico giornalista Mauro Mancini salpano col "Surprise” da Mar del Plata alla volta di Ushuaia, nella Terra del Fuoco, il porto più australe del mondo. La mattina del 19 gennaio, mentre i due amici fanno colazione sottocoperta, un’orca colpisce l’imbarcazione, che affonda rapidamente. In un attimo, Fogar e Mancini si ritrovano sulla zattera di salvataggio, con pochissimi viveri e acqua, al largo delle coste argentine, fuori dalle rotte commerciali. In quel piccolo universo ottagonale del diametro di un metro e ottanta, in balìa dell’oceano, trascorreranno settantaquattro giorni. Saranno raccolti da un mercantile greco al tramonto del 2 aprile, senza viveri, ormai stremati e rassegnati alla morte. Il libro è la cronaca emozionante e coinvolgente di quei due mesi e mezzo a bordo della zattera
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