
Marco Aime - La macchia della razza (2013)
Storie di ordinaria discriminazione
Formato Scan PDF (q. bassa) | 104 pages | 1.3 MB
Lettera aperta a Dragan, un bambino rom come tanti altri, per cercare di spiegare a lui quello che noi stessi fatichiamo a capire.
Che cosa rivela la rabbia stupida di chi è spaventato dall'idea di essere in un mondo troppo grande e invece vive nello sgabuzzino polveroso della sua provincia mentale? In questa lettera aperta a un bambino rom, Aime ci invita a non avere paura e a riflettere su quanto sta accadendo a noi, alla nostra cultura. Se una volta, come tutte le culture, era disegnata a matita e c'era sempre una gomma per modificarla, adesso si sta chiudendo, irrigidendo, trasformando in un'arma per colpire. O peggio, in una gabbia di acciaio che più che proteggerci ci tiene prigionieri. E da lì assistiamo impotenti a fatti che ci appaiono inevitabili, sempre meno gravi, fino a sembrare normali. Come intingere il dito di un bambino nell'inchiostro per apporre su un foglio la macchia della razza.
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