
Daniele Pisani - L’ombra delle due colonne (2025)
A Ca' Gritti, nel sestiere di Cannaregio, è stato commesso un omicidio. La vittima, una nobildonna, giace supina nella camera da letto pervasa da un odore acre di fumo. Il cadavere si mostra infatti parzialmente bruciato, le braccia incrociate sul petto, con ferite al collo causate dai fendenti di una lama che ha reciso la carotide e la giugulare. Nulla in confronto allo scempio che con abilità chirurgica è stato compiuto su un'altra zona del corpo, tale da impressionare perfino gli inquirenti più avvezzi all'orrore. Ne è scosso anche Giacomo Casanova, durante il sopralluogo sulla scena del delitto. Non solo scrittore raffinato e seduttore destinato a una fama leggendaria, nel 1754, due anni prima della rocambolesca fuga dai Piombi, presta la sua opera al servizio della Quarantia Criminal per ingraziarsi gli Inquisitori di Stato della Serenissima. Tuttavia la raccapricciante vicenda minaccia di spingersi ben oltre le ordinarie investigazioni. Per impedire che l'assassino lasci la città sono già state prese le misure necessarie, come il divieto alle stazioni di posta di fornire cavalli o gondole a sconosciuti, ma forse la morte è a Venezia per restare. E Casanova, alla storia della sua vita fatta di amori, duelli e imbrogli, dovrà aggiungere questa impresa della ragione condotta per il trionfo della giustizia.
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