Maximiliano Bonanno, il temuto capo di una delle mafie più potenti del mondo, era conosciuto per la sua crudeltà implacabile. I suoi nemici venivano decapitati e i loro corpi gettati in un cimitero di famiglia, un macabro promemoria del suo potere assoluto. Nessuno osava sfidare i suoi ordini, e la sua parola era legge. La vita di Vittoria Molina prese una svolta inaspettata. I suoi fratelli avevano stretto un patto con una mafia rivale, siglando un’alleanza che la obbligava a sposare un mafioso. Vittoria odiava la mafia e tutto ciò che rappresentava, ma ora si trovava sull’orlo di un precipizio, senza via di fuga. Fu allora che Maximiliano Bonanno posò gli occhi su di lei. Il destino di Victoria era segnato. Lei era stata promessa a un altro uomo, ma ormai era proprietà di Bonanno, e neppure la morte sarebbe stata una via d’uscita per lei.